
Forte San Giacomo
Imponente struttura militare costruita a partire dal 1605 per volontà di Filippo III di Spagna. La posizione elevata all’imboccatura del Golfo era funzionale all’avvistamento delle navi nemiche e alla difesa del Forte; era questo per gli Spagnoli un presidio chiave per il controllo dei loro domini nel Tirreno. La piazzaforte ha una pianta pentagonale irregolare, con 5 baluardi collegati da cortine; ospitava l’alloggio del governatore e dei suoi ufficiali, e le caserme dei soldati.
Nel 1814 un edificio della piazzaforte venne adattato ad alloggio per ospitare Napoleone, durante una breve visita al paese nel periodo dell’esilio all’Elba. Con la sua caduta, Porto Azzurro non restò a lungo francese e passò sotto il controllo del Granducato di Toscana.
A fine ‘800, perso il suo ruolo di controllo e di difesa, il Forte diviene una struttura penitenziaria.
La vita della comunità di Porto Azzurro originariamente si svolgeva in funzione del forte e la popolazione era costituita per lo più da militari a dai preposti all’approvvigionamento della Real Plaza. Ben presto, come testimonia anche il quadro di Santa Barbara collocato nella chiesa del forte, i civili iniziarono ad aggregarsi in comunità fuori dalla fortezza e ad estendersi sulla marina, dedicandosi alle attività che il luogo offriva, agricoltura e pesca.
All’interno del Forte si trova anche la chiesa dedicata a San Giacomo, recentemente restaurata. Si possiedono scarse notizie sulla sua costruzione, che fonti dicono non finita al tempo del primo assedio, nel 1646; si sa che fu ricostruita nel 1720. E’ in stile barocco. Non si conoscono gli artisti dei quadri, che possono essere però ricondotti alla scuola napoletana.